Caratteristiche: Di origine antichissima, risale al periodo nuragico.
Il termine “fiore” che ne caratterizza il nome fa riferimento al fatto che, per la sua formatura, si usassero fino a non molto tempo fa delle forme (“pischeddas”) forate, di legno di castagno, di quercia, o di pero selvatico, sul cui fondo era scolpito un fiore - forse il giglio o l’asfodelo - che lasciava sul formaggio un vero e proprio marchio che conteneva spesso anche le iniziali del nome del produttore.
Storicamente era prodotto dai pastori nei loro caratteristici rifugi di montagna, con il focolare al centro, vicino al quale le forme, appoggiate sopra un letto di canne, trascorrevano il primo periodo di stagionatura e acquisivano il caratteristico sentore di affumicato.
Naturalmente il prodotto è realizzato a latte crudo e pasta cruda.